Stagione degli utili – Ottimo inizio per le banche statunitensi.
La stagione degli utili per le banche statunitensi è partita bene, anche se non si direbbe guardando i titoli. Analizzando quanto accaduto al titolo di JPM che ha subito forti vendite in seguito alla pubblicazione di risultati molto positivi, i titoli bancari statunitensi a grande capitalizzazione sono scesi in media del 5% subito dopo la pubblicazione degli utili. Tutto ciò dopo dati tutt’altro che negativi e previsioni (per il 2023) di una crescita media degli utili del 3%. C’è stato, quindi, un leggero riassestamento, ma ciò non è forse sorprendente dato che negli ultimi mesi il mercato ha lasciato che i titoli scambiassero ~25% sopra i multipli storici medi. Le banche statunitensi hanno chiaramente giocato d’anticipo sul credito e ora stanno raccogliendo il beneficio di questi sforzi sulle riserve (soprattutto per le esposizioni di prestiti al consumo). Nella misura in cui le banche europee potranno fare lo stesso, ciò potrà portare beneficio ai loro titoli azionari che sono ancora scambiati ben al di sotto del valore contabile tangibile.
Vaccinazioni in Europa – Immunità di gregge possibile entro la fine di giugno?
Dopo un inizio a rilento, i principali Paesi europei stanno ora accelerando il ritmo nella distribuzione dei vaccini. Il tasso giornaliero di vaccinazione è aumentato del 50%, passando da ~0,4% di inizio aprile all’attuale ~0,6% della popolazione totale vaccinata ogni giorno. Prendendo Israele come punto di riferimento, il ritmo delle vaccinazioni e il numero di casi di COVID hanno entrambi iniziato a diminuire bruscamente, a marzo, quando la percentuale di popolazione che ha ricevuto una dose si è avvicinata al 60%, suggerendo questo livello come soglia potenziale per l’immunità di gregge funzionale. Con il 20% della popolazione che ha ricevuto una dose in Europa, al ritmo attuale il 60% verrebbe raggiunto entro la fine di giugno – per non parlare della potenziale, ulteriore, accelerazione data dalla risoluzione delle strozzature di fornitura e distribuzione. Se nel primo trimestre abbiamo assistito alla ripresa del mercato statunitense, nel secondo trimestre potrebbe essere la volta di quello europeo – in effetti ci sono già buoni segnali, dato che i rendimenti del Bund tedesco a 10 anni sono saliti di 8 punti base in aprile, mentre i rendimenti del Treasury americano a 10 anni sono scesi di 16 punti base.
Credit Agricole aumenta il prezzo per Credito Valtellinese.
Dopo mesi di tira e molla con il management e gli azionisti del Credito Valtellinese (CreVal), Credit Agricole (CA) ha rivisto la sua offerta da 10,50 a 12,50 euro. CA si è ora assicurata più del 50% delle azioni di CreVal con questa offerta pubblica. L’accordo cementerà la posizione di Credit Agricole Italia come la sesta banca in Italia, permettendole di aumentare la propria quota di mercato e migliorare la propria efficienza attraverso le sinergie di costo. Il trend di M&A continua ad essere un tema caldo nel settore bancario europeo, e ci si aspetta un maggiore consolidamento a livello nazionale dopo una raffica di accordi nel corso dell’ultimo anno, nonostante le incertezze create dalla pandemia.
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